lunedì 8 giugno ore 20.30-22.30
Come teniamo le mani quando parliamo con gli altri?
E dove ci sediamo di solito? In fondo per non essere notati, anche se non sentiamo molto bene, oppure nelle prime file, dove tutti ci vedono?
A quale distanza ci teniamo dalle persone per sentirci a nostro agio?
In ascensore o in autobus, fianco a fianco con degli estranei, quale atteggiamento assumiamo?
Quando siamo seduti e ci annoiamo, quale posizione assumono, a nostra insaputa, le gambe e le braccia?
Quando mentiamo ci accorgiamo che le mani sfiorano in un certo modo il viso?
Siamo coscienti di come ci muoviamo e del significato che i nostri gesti e atteggiamenti possono svelare? Di come cioè ci presentiamo agli altri?
Sembra che siano solo i primi quattro minuti del primo incontro quelli che lasciano nell’altro un ricordo permanente, che può essere positivo o negativo. Difficilmente poi si potrà correggere quella prima impressione.
Se il nostro gatto scodinzola nervosamente, subito comprendiamo che preferisce essere lasciato in pace, ma se un nostro amico, dondolando nervosamente un piede, ci dice “va tutto bene”, noi crediamo alle sue parole.
Abbiamo del tutto dimenticato il significato della gestualità del corpo, e soprattutto che il corpo non mente.
E’ in contatto diretto con le nostre emozioni più profonde, le nostre paure, le nostre ansie, la nostra gioia, e le trasmette direttamente ai gesti della mano, delle gambe, ai muscoli del viso.
La nostra mente può decidere se esprimere o meno verbalmente queste emozioni, ma sappiamo che a volte è meglio tacere. E allora non ammettiamo di essere infastiditi, ma lo dice per noi un piccolo gesto compiuto involontariamente dal nostro corpo al quale, di solito, nessuno presta attenzione.
Ci sono persone che vengono considerate intuitive o dotate di un particolare sesto senso perché riescono a cogliere al volo la vera identità degli altri. Probabilmente sanno solo leggere bene i messaggi trasmessi dal corpo e sanno osservare se sono in sintonia o meno con le parole che vengono pronunciate.
Gesti, contatto fisico, variazioni del tono di voce e altri comportamenti non verbali sono le forme più primitive e universali espresse dall’uomo; la lettura del linguaggio del corpo ci da modo di cogliere segreti, intenzioni ed emozioni nascoste.
Seminario con Emanuele Tartaglia, Fisico, scrittore, formatore, esperto di fisica quantistica, comunicazione, PNL e legge di attrazione
E’ previsto un contributo spese che comprende anche una ricca dispensa con gli esercizi
LE PAROLE CHE CAMBIANO LA VITA:
lunedì 15 giugno ore 18-22
Le parole cambiano le sequenze del nostro DNA, riorganizzando il nostro futuro e creando possibilità quantiche, che ci permetteranno di assumere il controllo del nostro destino.
con Emanuele Tartaglia
martedì 09 giugno ore 20.30 Fare un salto
Conduttrice autorizzata: Elisa Zugliani, dell’Istituto Kinergy,
prenotati per partecipare alle attività scrivi a: respirolibero@gmail.com